Sebbene ormai da tempo i notebook e i computer fissi vengano visti come “al tramonto” di fronte all’incontrastabile crescita, tecnologica e non, dei performanti tablet, i professionisti si affidano ancora molto volentieri alla scelta tradizionale: un portatile infatti è affidabile sia dal punto di vista delle funzionalità, sia dal punto di vista della comodità e versatilità.
In un modo o nell’altro, i notebook riescono ancora a farsi valere e ad essere leader del mercato.
Il mondo dei portatili è però molto variegato e spesso ci si trova di fronte a una scelta così ampia che può davvero mandare in confusione chiunque, dal neofita all’esperto. Esistono diversi modelli e livelli di notebook: in questa guida ci occuperemo di tutti quei portatili perfetti per un uso professionale e continuato, con una particolare attenzione ai netbook (i fratelli minori dei notebook).
Cosa si intende per netbook e come distinguere la qualità?
Già dai nomi si può capire molto. Rispetto a un notebook generico, infatti, un netbook è semplicemente molto più piccolo, solitamente meno performante e meno “professionale”. Parlando del prezzo, poi, siamo in due universi praticamente opposti: se da un lato abbiamo un portatile che può superare anche i 2000 euro, per quel che riguarda i netbook il costo è decisamente più contenuto.
I netbook migliori per un uso professionale puntano tutto sul processore e sulla RAM. I prodotti più adatti per questo tipo di utilizzo montano un Intel i7 con una RAM che può anche superare i 16 GB (già molto spaziosa di per sé). Inoltre, se cercate qualcosa che possa davvero fare la differenza, alcuni modelli montano un sistema di archiviazione SSD da 512 GB, espandibile fino ad almeno 1 TB.
Le caratteristiche più esterne invece, come il display e le porte USB, sono molto vicine al mondo proprio dei netbook: il display ha dimensioni ridotte, dai 10 ai 14 pollici in media (e questo può essere un vantaggio o uno svantaggio, dipende dall’utente), e la risoluzione è quasi sempre in full HD, mai in 4k. Le porte USB sono poche, ne troverete 1 o 2 al massimo.
Dal punto di vista dell’autonomia, però, i netbook professionali soddisfano le esigenze un po’ di tutti: la batteria varia in base al modello e alla marca, chiaramente, ma in generale potrete trovare netbook con un’autonomia molto alta rispetto a un altro pc portatile. Esistono modelli che addirittura superano di gran lunga l’autonomia dei notebook tradizionali.
I costi
Se avete dimestichezza con i netbook, saprete bene che il loro più grande vantaggio è quello di avere prezzi molto bassi e alla portata praticamente di tutti. Se però state cercando i netbook più professionali che il mercato vi offre, dovete essere disposti a fare qualche sacrificio economico.
La leggerezza e la versatilità, unite alle caratteristiche tecniche di questi dispositivi fanno sì che il costo si avvicini parecchio ai notebook professionali.
A questo punto, potrebbe tornarvi utile pensare di acquistare un notebook professionale invece di un netbook. Se volete virare in questa direzione, una piccola disamina a riguardo potrebbe non guastare.
Notebook “casalingo” e notebook aziendale: quali sono le differenze?
Benché possa suonare strano, le differenze fra i computer portatili “consumer” e quelli invece più professionali non riguardano prettamente le caratteristiche tecniche. Mi spiego meglio: molto spesso le specifiche tecniche che troviamo in un notebook sono trasversali e simili; variano, è ovvio, in base al prezzo, ma potreste facilmente trovare un modello consumer che ha le stesse caratteristiche (e a volte anche superiori) di un notebook professionale. Questo perché la partita non si gioca interamente sulle caratteristiche.
Partiamo dalla resistenza e dalla durevolezza dei materiali con cui è costruito. Questi ultimi sono fondamentali per decretare il livello di un notebook: i modelli professionali sono infatti progettati per durare nel tempo.
Un secondo fattore decisivo riguarda la versione del sistema operativo: infatti esistono sistemi operativi business o Pro che consentono una maggiore gestione del computer, aggiornamenti e controlli continui e immediati, una migliore capacità di utilizzo.
Il terzo fattore ha a che fare con l’assistenza: mentre per i modelli consumer l’assistenza e le garanzie sono standard e, soprattutto, non coprono interamente il notebook, per i modelli professionali questi problemi non esistono. L’assistenza infatti garantisce la totale copertura per qualsiasi danno, oltre a un lavoro decisamente più celere sotto tutti i punti di vista.
Workstation: il portatile per i creativi
La maggior parte dei modelli, soprattutto quelli originari, erano computer fissi adatti al lavoro di qualsiasi tipo. Col tempo le aziende hanno iniziato a sfornare sempre più workstation portatili che sono sinonimo di altissima qualità, ma di poca comodità.
Le workstation, infatti, oltre a costare moltissimo (spesso questi portatili possono superare anche i 3000 euro), sono grandi, ingombranti e pesanti. Il loro schermo può essere anche di 17 pollici o più. Va però detto che, nella stragrande maggioranza dei casi, la workstation è il dispositivo ideale per gli architetti, i grafici, per l’editing video, per la progettazione tridimensionale.
Di conseguenza i loro punti di forza sono la RAM (almeno di 64 GB), il processore e la scheda grafica, senza dimenticarsi della risoluzione, sempre in 4k. Anche l’unità di archiviazione, ovviamente, non scherza: di base le workstation partono con un SSD da 512 GB a salire, superando facilmente il Tera Byte.