Questioni generali
La parola “notebook“, genericamente, ha a che fare con la categoria più ampia dei computer portatili. Notebook, infatti, vuole dire proprio computer portatile. Nel caso specifico, invece, il notebook è una sottocategoria dei portatili, che si caratterizza per essere super performante a livello lavorativo, adatto a tutte le tipologie di utenza e, soprattutto, garantisce in media un ottimo rapporto qualità prezzo.
Esteticamente i notebook sono computer che si chiudono a portafoglio, di media grandezza (solitamente hanno un display che va dai 13 ai 17 pollici) e si possono trovare modelli “consumer”, ovvero per uso più casalingo, e modelli molto professionali, ovvero adatti ai lavoratori d’ogni tipo (dal manager al videomaker, passando per il grafico o per chi fa in generale un lavoro più creativo).
Il suo peso varia a seconda del modello, ma potete trovare sul mercato dei notebook che non raggiungono il kilo di peso, fino ad arrivare a notebook che superano di gran lunga il kilo e mezzo. Questi ultimi, solitamente, sono computer molto potenti, performanti e resistenti.
Anche se possono sembrare la stessa identica cosa, notebook e netbook hanno a che fare con due tipologie differenti di computer portatile. Se il notebook è un portatile grande e, in media, professionale, adatto a tutti gli utilizzi in base al modello scelto, il netbook è qualcosa di ben differente: molti lo definiscono il suo “fratello minore”. Già da qui si capisce in cosa si distanziano, ovvero la grandezza, le capacità e le funzionalità.
Un netbook, in sostanza, è un notebook in piccolo, sicuramente meno performante e meno adatto ai lavori pesanti. Il suo scopo ideale è quello di sostituire una piattaforma “casalinga” e hobbystica, dalla quale navigare in internet, leggere le mail, guardare qualche scatto veloce ma niente di più. La qualità di questo dispositivo non è altissima, anzi, ma ha l’enorme vantaggio di essere molto piccolo e facilmente trasportabile ovunque.
In poche parole le differenze tra notebook e netbook sono:
- Peso (il netbook è molto leggero rispetto al notebook)
- Grandezza (il display di un netbook può essere di 10 pollici)
- Tipologia di utilizzo (un netbook non è adatto a lavori pesanti)
- Performance (il processore dei netbook non consente alte prestazioni)
- Qualità (nei netbook risoluzione e componenti tecniche non sempre sono all’altezza)
- Costo (prezzi bassi e accessibili)
Se non volete comprare un notebook perché magari vi risulta scomodo, pesante o ingombrante, ma non avete intenzione di rinunciare a un minimo di qualità, avete una possibile soluzione: esiste infatti una specifica categoria di computer portatili che offrono leggerezza, velocità, versatilità e qualità, tutte insieme. Sto parlando dei nuovi ultrabook.
Pur riprendendo nella forma e nelle funzionalità il tradizionale notebook, hanno qualche differenza rispetto a questi ultimi. Innanzitutto spesso vi si trovano processori che consumano molto poco, che non surriscaldano il computer con le ventole e che, quindi, sono chiamati a “basso voltaggio”.
Inoltre gli ultrabook spesso hanno un prezzo superiore ai notebook dato che, oltre a una migliore dispersione del calore, sono anche costruiti con materiali leggeri e raffinati (spesso li trovate in alluminio e diverse ricercate leghe di metalli, o in lega di magnesio).
Per coloro che invece cercano una soluzione comoda e che possa garantire una versatilità mai vista prima, sono consigliati i cosiddetti portatili “2 in 1”. Che cosa significa? Un portatile “2 in 1” si distingue per avere la capacità di far diventare il computer, propriamente detto, in un tablet. Da qui il nome: in un unico dispositivo avrete sia un computer che un tablet.
I 2 in 1 si dividono in due categorie:
- Convertibili: sono portatili che possono ruotare lo schermo sull’asse di 360 °, facendolo diventare un tablet. Il display, in sostanza, può arrivare a sovrapporsi completamente alla tastiera, ma non può dividersi da essa.
- Trasformabili: questi portatili, invece, come suggerisce il nome trasformano il computer in tablet. Infatti danno all’utente la possibilità di staccare la tastiera dallo schermo, utilizzando quest’ultimo singolarmente. In questo caso, tutte le componenti hardware sono racchiuse nel display.
Un notebook è composto da un display, che a volte potete trovare anche con disponibilità touch screen, e da una tastiera, che ha a sua volta specifiche caratteristiche ergonomiche.
Parlando della scocca esterna, che in base al modello può essere costruita con vari metalli e/o materie plastiche, avrete le porte USB (per i MacBook sono di tipo C), l’entrata per l’alimentatore, l’entrata Ethernet, l’entrata HDMI, lo slot per le schede di memoria e l’entrata per le cuffie. Badate bene che queste caratteristiche variano da modello a modello: non sempre troverete tutto insieme.
All’interno del notebook, invece, troverete tutte le componenti hardware: il processore (CPU), la memoria RAM, l’unità di archiviazione, la scheda grafica (GPU), la batteria e qualche componente tecnica, come le ventole per la dissipazione del calore.
Il mondo dei notebook è sempre più specializzato e ampio. Ormai, oltre alle grandi case produttrici, stanno fiorendo tante altre aziende che vendono prodotti che garantiscono ottime prestazioni e qualità. Vediamo le migliori marche, quelle più affidabili:
- Lenovo: questa linea di notebook è conosciuta per essere tra le migliori in assoluto. Non esiste recensione negativa o cliente insoddisfatto. Chi ha comprato e utilizzato un Lenovo, poi non se n’è pentito. La particolarità di questo marchio è che, a prescindere dal prezzo e dalla tipologia di modello (consumer o professionale), costruisce sempre prodotti di altissima qualità. Le prestazioni, in genere, sono di ottimo livello, così come i materiali di costruzione e la loro resistenza.
- ASUS: da sempre i portatili ASUS sono garanzia di ottime prestazioni, ma il loro punto forte è il design. L’azienda è infatti molto attenta non solo all’estetica, come si comprende dalle linee di prodotti che offre, ma anche alla resistenza. I costruttori pensano sempre al cliente e quindi progettano modelli di portatili che possano facilmente resistere a una caduta. I materiali più utilizzati sono la plastica, la gomma e l’alluminio.
- Acer: la particolarità di questa marca è che offre all’utente una quantità di scelta che nessun altro produttore offre. Dai notebook consumer a quelli più professionali, passando per convertibili, ultrabook, pc da gaming e per studenti o lavoratori sempre in viaggio. La fascia di modelli è sterminata e, di pari passo, anche i costi sono adatti a tutte le tipologie di utenti.
- Dell: a livello di materiali e di componenti tecniche, la Dell è da sempre la migliore. I suoi processori sono di alto profilo, le versioni più sofisticate e all’avanguardia della Intel. Sono notebook molto professionali, che spesso vengono scelti da utenti che caricano il portatile di lavoro da fare e hanno bisogno di prestazioni elevatissime.
- Apple: la casa di Cupertino, come ogni altro prodotto che fornisce, ha un passo in più. Il design accattivante dei suoi MacBook, le prestazioni eccellenti e un’assistenza tecnica sempre pronta a rispondere hanno fatto sì che la sua linea di portatili fosse una delle più richieste sul mercato.
- HP: una delle marche più note e più sicure, perché garantisce elevate prestazioni a un costo tutto sommato ragionevole. L’HP è leader nella vastità di prodotti, nonché in quella degli accessori (tra cui le stampanti e gli scanner).
Chiaramente non esiste il notebook perfetto in assoluto, così come per ogni dispositivo elettronico. Come dicevamo, esistono computer portatili di ogni tipo, da quelli più basici a quelli più performanti e professionali.
La prima cosa da fare, quando si sta per scegliere il portatile che fa al caso vostro, è domandarsi a cosa vi servirà: acquistare un computer professionale solo e soltanto per navigare online o leggere le mail è controproducente, soprattutto per via del costo.
L’ampia possibilità di scelta di notebook permette all’utente di capire bene e fino in fondo quali sono le sue esigenze, e scegliere quindi il portatile che più si adatta a queste ultime. Non conviene mai andare a cercare il computer perfetto per antonomasia, perché ogni modello ha delle sue specifiche caratteristiche.
Con i computer portatili usati, bisogna stare molto attenti: l’usato, a volte, può essere un’arma a doppio taglio. La soluzione, in questo caso, potrebbe essere il “ricondizionato“. Sotto questa categoria ci sono quei dispositivi che vengono praticamente resettati, messi a nuovo e immessi sul mercato a prezzi di gran lunga inferiori a quelli di listino. Se non volete osare troppo e spendere tanti soldi, la soluzione più economica e, comunque, garantita è quindi il ricondizionato.
Caratteristiche tecniche
Il processore, altrimenti detto CPU, è una componente fondamentale di tutto l’hardware: il processore è il centro nevralgico di un computer. Molti lo definiscono propriamente un vero e proprio cervello, che ha lo scopo primario di raccogliere tutti i dati che gli vengono forniti ed elaborarli.
Le tipologie di processori che investono quasi totalmente il mercato sono Intel e AMD. Ognuna di loro propone dei modelli di processori, dalle fasce basse a quelle alte. I processori più comuni, che vengono spesso montati in quei portatili definiti di fascia media, sono gli Intel i3 e gli AMD serie A. I processori più performanti, invece, sono gli Intel i7 o i9 e gli AMD Ryzen.
La memoria RAM è la seconda componente hardware più importante. La memoria RAM è appunto uno spazio di memoria in cui vengono chiusi e immagazzinati tutti quei dati che un programma comunica e il processore elabora in uno specifico momento. Non è una memoria permanente e, infatti, è detta “volatile“: ciò vuol dire che quando spegnete il computer, questa si rigenera, getta via tutto e riparte da zero al successivo avvio. Risulta quindi differente dalla ROM, che invece è una memoria di tipo permanente.
La cosa fondamentale, perciò, è non cadere mai nel tranello di andare sotto i 4 GB di memoria RAM: a seconda della tipologia di portatile che acquisterete, avrete una serie di carico di lavoro che potrà sostenere. Per un notebook, state sempre sopra i 4 GB. Su altri tipi di computer, invece, potete essere più blandi, ma tenete sempre presente l’utilizzo che ne volete fare.
Con unità di archiviazione (storage) si intende quel sistema che permette al computer di immagazzinare dati e informazione che non cambino nel tempo. In poche parole, al contrario della RAM, i dati racchiusi nell’unità di archiviazione rimangono dove sono e non vengono modificati da spegnimento o accensione del dispositivo.
Esistono 3 unità di archiviazione interna:
- HDD, o disco rigido (Hard Drive Disk): questa è la tipologia più vecchia e conosciuta. Il loro vantaggio è che costano meno, ma sono decisamente lenti e meno sicuri degli altri. Ormai questa tecnologia è stata superata.
- SSD, o Solid State Drive: è la tipologia più sofisticata. La sua capacità di archiviazione è molto grande, è veloce, leggera e soprattutto resistente agli urti (nei limiti del normale). Lo svantaggio è che costa di più del sistema HDD, ma può ad esempio essere sostituita e ampliata in qualsiasi momento.
- eMMC: dato che non ha alcuna sua componente che “si muove”, potrebbe confondersi con un SSD. Non è così: l’eMMC, infatti, è una speciale tipologia di memoria flash molto simile alle schede di memoria (SD) e che, al contrario del SSD, viene fissata sulla scheda madre (quindi non può essere sostituita in nessun modo e momento).
La scheda madre, come forse si intuisce facilmente, è una componente interna a un computer alla quale sono collegate tutte le altre parti, tecniche e meccaniche. In altre parole, dalla scheda madre dipende il corretto funzionamento delle altre parti del computer. Attraverso di lei dialogano il processore e la memoria RAM, e con questi anche le periferiche esterne, le porte USB, le varie interfacce presenti nel computer. Dalla scheda madre dipende la potenza e la risposta di tutto il computer.
La scheda grafica, detta GPU, è una componente hardware che ha lo scopo di visualizzare correttamente le immagini sullo schermo del computer. Dato che negli anni la tecnologia si è evoluta e ha fatto passi da gigante, le schede grafiche hanno ormai tutte un proprio processore integrato e dedicato (da qui il nome GPU, che significa Graphic Processor Unit): questo processore molto specifico ha lo scopo di “renderizzare” le immagini e trasformarle in video. Una GPU è quindi particolarmente adatta a tutti coloro che utilizzano il portatile per lavori di grafica, video editing o gaming.
Dalla scheda grafica dipende quindi anche la risoluzione video. Nei portatili la risoluzione può essere in HD (1280 x 720 pixel), Full HD (1920 x 1080 pixel) e Ultra HD, o 4K, (3840 x 2160 pixel).
Costi e consigli utili
Non è semplice stilare delle fasce di prezzo generiche per i computer portatili. Sicuramente va detto che è di fondamentale importanza sapere che i costi cambiano non solo a seconda del modello, ma anche della tipologia di notebook che scegliete.
In media i netbook costano poco, qualche centinaia di euro, perché non offrono prestazioni elevatissime. I notebook possono andare dai 400 euro fino a superare senza alcun problema i 3000 euro. Gli ultrabook, dal canto loro, costano in media come i notebook, ma difficilmente superano i 1500 – 2000 euro. I 2 in 1, a loro volta, hanno un prezzo quasi sempre inferiore ai 1500 euro.
Anche in questo caso, non esiste una risposta univoca. Possiamo dire, però, che i migliori notebook per qualità prezzo sono sicuramente i portatili di fascia media o medio-alta. Il loro costo può andare dai 600 euro fino a circa 1000 euro e le componenti tecniche, le prestazioni e l’autonomia sono adatte a tutti i tipi di utilizzi.
Solitamente questi computer hanno un processore Intel i3 o Intel i5, una memoria RAM di almeno 4 o 6 GB e un’unità di archiviazione SSD che va dai 128 GB a 256 GB. Il migliore display sul mercato, secondo le recensioni e i costruttori, è il 13 pollici, perché garantisce un’alta risoluzione e un costo accessibile.
Sbagliare acquisto può essere un timore legittimo, ma seguendo qualche piccolo consiglio state certi che non farete errori:
- pensate alle vostre esigenze
- studiate bene le caratteristiche tecniche dei dispositivi
- leggete molte guide su internet
- studiate il budget
- non scegliete solo in base a un parametro estetico
- non fatevi ammaliare dalla leggerezza e le dimensioni ridotte, che non sempre vanno di pari passo con prestazioni elevate
Generalmente è molto sicuro. Ormai non c’è differenza tra il negozio fisico e quello online, ma se avete timore di beccarvi una fregatura, ecco qualche consiglio per voi.
Potreste andare in qualche negozio fisico innanzitutto, guardarvi in giro e analizzare tutti i portatili disponibili, magari chiedere al commesso di spiegarvi le caratteristiche del notebook che avete adocchiato. A quel punto, potreste chiedergli di visionare il display, tastiera, poter digitare qualcosa per capire bene se è adatto a voi a livello di ergonomia. Ogni commesso, poi, saprà indirizzarvi facilmente verso la giusta tipologia di notebook in base alle vostre esigenze.
A quel punto, dopo aver “toccato con mano”, potrete decidere se acquistare lì o sul web, dove qualche volta i prezzi sono leggermente più vantaggiosi. Il consiglio è di acquistare su siti specializzati o su quelli delle aziende costruttrici.
Assolutamente sì, anche se è bene che lo facciate fare a un esperto (a meno che non lo siate voi stessi). Gran parte delle componenti tecniche, come la RAM o l’unità di archiviazione, sono espandibili e si possono tranquillamente ampliare a piacimento. Tutto ciò ha un prezzo, è ovvio.