Quando si tratta di computer portatili, spesso si ha l’impressione o l’idea che siano eterni. Infatti rispetto ai computer desktop, il loro valore non va in malora e, che siano usati o vecchi, possono comunque essere rivenduti.
Eppure, quando si tratta di portatili, molti si spaventano: nessuno vuole correre il rischio di romperli o rovinarli nel tentativo di ripulirli. Altrettanti, però, non sanno che non è poi così difficile pulire un portatile, basta conoscere le procedure adatte e vi risulterà un gioco da ragazzi.
In questa guida vi elencherò tutte le pratiche più comuni per ripulire il vostro pc e far sì che sia duraturo.
Alleggerire il peso: manutenzione di un portatile
Prima di passare alla pulizia vera e propria, quella concreta per eliminare la sporcizia e le infiltrazioni di polvere, c’è un altro tipo di pulizia che è altrettanto importante per quel che riguarda la manutenzione: la pulizia del sistema operativo.
Prima di tutto è bene spegnere totalmente il portatile, o quantomeno riavviarlo: così facendo, tutta la memoria verrà scaricata e si libererà altro spazio, prima utilizzato in maniera temporanea. Questo permetterà al computer di essere più stabile a livello di prestazioni e per nulla lento.
È buona abitudine, in secondo luogo, ascoltare il proprio computer: se è necessario un aggiornamento del sistema operativo, fatelo senza pensarci due volte. Gli aggiornamenti spesso servono a correggere dei bug o errori delle applicazioni (o software) presenti nel computer, perciò è sempre bene farli.
Una quotidiana scansione anti virus del vostro portatile è un’ottima pratica (se avete un MacBook, non servirà). Benché l’anti virus sia simultaneamente sempre attivo, per una vera scansione dovete far partire voi il programma: questa vi permetterà di scovare eventuali malware che, nel migliore dei casi, sono solo dei fastidiosi rallentamenti per il pc.
Infine, oltre a non appesantire troppo il disco rigido e la memoria, entrambi modificabili ed espandibili (il disco rigido può essere convertito nella tipologia SSD, mentre la RAM è aumentabile senza alcun problema), è bene controllare che non abbiate da qualche parte file inutilizzati e, magari, anche pesanti. Esistono tanti programmi e software dediti alla pulizia di questi file: scaricatene uno e avviatelo ogni qual volta potete, così da “resettare” minimamente il vostro portatile.
La pulizia: lo schermo
La prima cosa da dire quando dovete pulire il portatile è che qualsiasi operazione va fatta e compiuta soltanto dopo aver spento il computer: se fate diversamente, rischierete di romperlo.
Passiamo ora alla pulizia “esterna” del portatile e partiamo da un elemento molto delicato: il display.
Come pulirli, dunque? Per quelli di voi che possiedono una fotocamera reflex il gioco è semplice, perché la procedura è la stessa.
Prima di tutto dovete acquistare un panno in microfibra, assorbente e che riesce a tirar via la polvere e lo sporco grazie al materiale di cui è fatto. Non bagnatelo molto, mi raccomando: basteranno giusto poche gocce, in modo che si inumidisca. Utilizzate sempre l’acqua: è assolutamente vietato bagnare il panno con strani intrugli alcolici o prodotti per la casa. Il rischio è quello di rovinare i cristalli liquidi o, peggio, l’intero display.
Dopo aver bagnato il panno, passatelo delicatamente sulla superficie in modo tale da rimuovere la sporcizia.
La scocca esterna
Il secondo passo è quello di pulire il telaio del vostro portatile, altrimenti detto “scocca”. Se il vostro è un portatile di buon livello, sarà costruito con materiali di buona fattura, come alluminio e vari tipi di acciaio (a volte, anche della plastica).
Per ripulire queste parti potete utilizzare il panno in microfibra, precedentemente usato per pulire il display, e passarlo con delicatezza sulla tastiera, il track pad e il resto della scocca. Potete, in alternativa, utilizzare quelle gomme casalinghe che servono a ripulire solitamente l’acciaio.
Se la scocca, appena terminato il lavoro, risulterà bagnata o umida, prendete della carta assorbente e asciugate tutto con grande cura e dedizione.
L’interno: gli “ingranaggi” del portatile
Questa è la fase decisamente più difficile e quella che spaventa tutti: la pulizia delle parti interne e delle componenti tecniche.
Nella maggior parte dei casi la polvere va a finire maggiormente nelle ventole: il loro scopo è infatti quello di raffreddare il computer, ma con il loro movimento attirano ovviamente la polvere, aspirandola dalla zona in cui è poggiato il portatile.
Dunque, andiamo al sodo. Cosa bisogna fare per pulire le ventole, quindi? Chiaramente la prima cosa è aprire il pc. Non abbiate paura: certo, è un lavoro che implica cautela e nessuna fretta, ma non dovete essere titubanti. Non esistono regole generali che vi spieghino come poter aprire un portatile, perché ogni computer ha i propri punti di apertura e istruzioni: dovrete quindi attenervi a ciò che vi indicano i costruttori del vostro pc e seguire attentamente le procedure da loro consigliate (trovate tutto nel manuale delle istruzioni).
Bene, ora che avete smontato la scocca del vostro portatile potete passare alla pulizia delle ventole (e di altri eventuali componenti, se volete). La prima cosa è individuarle: non è difficile, essendo ventole sono esattamente come ve le immaginate.
Dopo averle individuate, potrete ammirare l’enorme quantità di polvere che le ostruisce (non è colpa vostre, è del tutto normale dato il lavoro che fanno). A questo punto prendete dovreste prendere qualcosa che possa infilarsi al loro interno, senza però danneggiarle: alcuni utilizzano dei pennellini molto specifici, ma se non ne volete sentir parlare andrà benissimo un semplice cotton fioc.
Una volta rimossa la polvere, rimontate la scocca e accendete il pc. Il vostro portatile è pronto all’uso