Quando acquistate un portatile, o state pensando di farlo, non sempre lo scopo è quello di arrivare a un prodotto super professionale, avanzatissimo e di ultima generazione. Esistono portatili di ogni genere e per ogni esigenza.
Quello che accomuna tutti i portatili è chiaramente la comodità e la versatilità: chi sceglie un notebook, infatti, ha la possibilità di portare i file e tutti i documenti lavoro ovunque e in totale tranquillità. Come dicevamo, però, non esistono solo portatili professionali, ma anche consumer e di fascia media.
In questa guida in particolare andremo a vedere quei portatili che possono essere utilizzati in modo standard, con caratteristiche ben precise e tarate proprio su questo utilizzo.
I formati dei portatili
Se per uso standard si intende un uso diciamo quotidiano e leggermente più elevato del “casalingo”, che quindi va oltre la semplice navigazione internet e lettura mail, sfociando nell’utilizzo di software specifici ma non troppo complessi, allora siete nel posto giusto.
La prima categoria è il classico notebook con apertura a conchiglia. È il portatile per antonomasia, performante e adatto ad ogni tipo di utilizzo. Se in origine erano ingombranti e pesanti, ormai questi limiti sono stati abbondantemente colmati e superati: ora i notebook sono leggeri e versatili.
La seconda categoria è un ulteriore sviluppo tecnologico rispetto ai notebook: sto parlando degli ultrabook. Questi portatili hanno la particolarità di essere leggerissimi (da qui il prefisso “ultra”), molto più dei notebook classici. In nome della leggerezza però non si è mai sacrificata la qualità e la professionalità. Questi computer sono spesso la prima scelta dei viaggiatori, degli studenti in mobilità e di tutti coloro che prediligono un computer molto comodo e che abbia, allo stesso tempo, un alto livello di prestazioni.
La terza categoria riguarda i 2 in 1, che sono computer portatili trasformabili: il display e la tastiera possono essere divisi, e così facendo lo schermo diventa un comodissimo tablet. Come appare forse chiaro, questi portatili sono leggeri e di piccole dimensioni (tra i 10 e i 13 pollici).
L’ultima categoria è quella dei convertibili, simile ai 2 in 1, con la differenza che i convertibili non possono sganciare la tastiera. In compenso, però, possono ruotare il display di 360 ° trasformandolo ugualmente in un tablet touch screen.
Quale scegliere per un uso standard?
Passate in rassegna tutte le categorie di notebook, andiamo a vedere quale può essere più adatta a un uso standard. Di base la risposta è “tutte quante”, ma nello specifico ci si può spostare su due vie principali.
Partiamo col dire che i notebook classici, pur essendo dispositivi veramente molto vari e adatti ad ogni utilizzo, potrebbero essere più professionali che altro. Solitamente le loro prestazioni sono in media molto alte, così come i prezzi. Di contro gli ultrabook possono essere davvero una buona soluzione, ma anche loro garantiscono prestazioni davvero incredibili che quindi potrebbero andare “sprecate” per un semplice utilizzo standard (senza contare il prezzo, di solito poco abbordabile).
Caratteristiche da tenere in considerazione
Appurato che un 2 in 1 andrà benissimo per l’utilizzo standard che volete farne, passiamo a vedere un po’ di caratteristiche tecniche che dovrete cercare di rispettare nella vostra scelta.
Dato che state cercando un portatile che possa quantomeno reggere software un po’ più complessi, il processore e la memoria RAM diventano come sempre fondamentali. Per il primo è bene che il CPU sia almeno un Intel i3 dual core, poi se trovate un i5 anche meglio. Attenzione alla frequenza, in GHz, ovvero la velocità del processore: non serve che sia velocissimo. La memoria RAM invece è tassativo che sia almeno di 4 GB: a meno avrete un computer molto lento e incapace di aprire anche due semplici programmi insieme.
Per quanto riguarda il display, dato che non dovete né fare lavori di grafica o di video editing, vi andrà benissimo un HD, anche se ormai il Full HD è molto comune e presente su quasi tutti i modelli di portatile (anche quelli di fascia bassa e poco performante).
Infine parlerei della batteria. Per l’utilizzo che volete fare del portatile, non credo possa servirvi un’autonomia da battaglia. Chiaro che per i professionisti l’autonomia è fondamentale: il loro computer deve essere acceso almeno per 10 ore. Nel vostro caso, invece, potete tranquillamente optare per autonomie più basse ma ottime per quel che vi serve: andiamo quindi intorno alle 6 – 8 ore di autonomia.
Fasce di prezzo
Quando si parla di portatili è sempre difficilissimo delineare uno spettro di prezzi generale. I modelli sono così tanti che davvero si rischia di mescolare tutto.
Esistono diverse fasce di prezzo anche per i portatili per un uso standard. La fascia economica va dai 300 euro fino ai 500 euro ed è anche la più adatta, forse, per questo utilizzo. In fascia media abbiamo portatili che possono arrivare anche a 800 euro e sono probabilmente troppo per un uso che non sia professionale o semi professionale. Per non parlare della fascia alta, che supera molto tranquillamente i 1000 euro: esistono diversi 2 in 1 che hanno processori e caratteristiche tecniche anche più performanti dei notebook più all’avanguardia, quindi attenzione.
Se il vostro scopo è quello di utilizzare il portatile in maniera molto semplice e standard, il consiglio è quello di non andare a spendere più di 300 euro o 400 euro. Tenetevi quindi bassi, perché più andrete su e più vedrete sprecate risorse economiche e caratteristiche tecniche.