Quando si vuole acquistare un notebook, o un computer fisso che sia, si tende sempre (ovviamente) a guardare principalmente le componenti e le caratteristiche tecniche. In altre parole, si crede che la cosa più importante sia solo l’hardware. È sbagliato? Certo che no.
In questa guida cercheremo di chiarire a cosa serve l’antiriflesso sui portatili, i suoi utilizzi, i consigli e le alternative valide.
Schermo antiriflesso: di cosa parliamo e a chi può essere utile
La maggior parte dei computer, portatili e non, montano un tipo di display che risulta molto lucido. Questo per far sì che i colori risultino più brillanti e la luminosità sia più performante in tutte quelle situazioni in cui è buio (o quasi).
Sembrerebbe non ci siano problemi e invece ce n’è uno, molto fastidioso: il riflesso. Sì, perché qualsiasi display lucido ha il grosso, enorme svantaggio di riflettere terribilmente qualsiasi fonte di luce: può essere un raggio di sole che entra dalla finestra mentre state lavorando o una lampada appoggiata sulla vostra scrivania. Qualunque luce sia, il display lucido la rifletterà e potrebbe risultare all’utente come un dettaglio di non poco conto.
Come si può ovviare a questo? Ci sono diverse modalità che vedremo in seguito, nello specifico, ma in generale la soluzione è avere un display con antiriflesso. Quest’ultimo, infatti, è utilissimo proprio ad evitare la situazione che abbiamo descritto sopra, ma non solo.
Il primo display che andremo ad analizzare è chiamato “Matte”, che nello specifico è proprio un display antiriflesso. In secondo luogo, approfondiremo i display lucidi chiamati “Glossy“. Poi, per coloro che non vogliono acquistare un altro portatile, esiste una terza via più “casalinga”. Vediamo tutte e tre le strade e le tipologie in dettaglio.
Display Matte
Partiamo ovviamente dalla tipologia di cui si occupa questo articolo: il display Matte.
Questa soluzione è particolarmente efficace nelle situazioni “estreme”, se così si può dire. Mi spiego meglio: se siete a casa e vi dà fastidio un piccolo riflesso, che magari entra dalla vostra finestra, lo schermo opaco sarebbe sprecato. È adatto invece a quelle situazioni in cui l’utente è un professionista mobile, un viaggiatore o qualunque altra cosa che implichi lo spostamento e il lavoro in esterna.
A differenza di quello che si possa pensare, gli schermi opachi non nascono opachi. A loro infatti viene aggiunta dalle case costruttrici una sorta di pellicola, opaca appunto.
Prima parlavo della “non necessità”: intendevo dire che, se non avete particolari bisogni, scegliete pure lo schermo lucido. I display opachi Matte sono molto utili, ma possono risultare altrettanto fastidiosi. La loro capacità filtrante ha infatti un’influenza importante e negativa su ciò che vedete (sull’immagine, in sostanza, che risulterà granulosa e a volte sfocata). Per questo il consiglio è di pensare bene a cosa vi possa servire una scelta così “estrema”. Se siete grafici, videomaker o gamer lavorate molto con la qualità dell’immagine e con ciò che vi offre il display a livello di risoluzione: lasciate quindi perdere l’antiriflesso.
I display Matte, però, non sono tutti uguali e ne esistono fondamentalmente 3 tipi, con relative gradazioni: il modello “light”, che monta un’opacità molto debole, adatta all’utente che vuole un antiriflesso leggero e non troppo invadente (è chiaro che, di contro, il light filtra molto meno la luce); il modello “medium”; il modello “harsh”, il più tosto, con una pellicola spessa e granulosa (influisce di gran lunga sulle immagini, ma filtra tutto al 100 %).
Display Glossy
Questo tipo di display è un normalissimo schermo, ma con la caratteristica di essere lucido. Non c’è trattamento e viene installato così com’è, con tutte le potenzialità a livello di colori e di luminosità.
Di contro, questi display non filtrano la luce e, a causa della loro estrema luminosità e dei colori molto brillanti, rischiano di affaticare parecchio la vista dell’utente. È chiaro che se lavorate con le immagini, non avete scelta: i display Glossy sono l’unica soluzione. Ma non disperate, perché c’è un modo ulteriore per bloccare i fastidiosi riflessi: le pellicole.
Pellicole antiriflesso
Se, come dicevamo, siete professionisti dell’immagine e non potete assolutamente opacizzare in toto il vostro portatile, la soluzione potrebbe trovarsi nelle pellicole antiriflesso e nei filtri.
Stessa cosa vale per le pellicole, ma queste, una volta posizionate, non possono essere rimosse. Forse questa soluzione è più adatta a coloro che non hanno intenzione di comprare un nuovo pc solo per l’antiriflesso.
Costi
Questa lunga guida ai display antiriflesso termina con una piccola panoramica dei costi.
Partiamo dalle pellicole e i filtri “montabili”: questi sono molto economici e potete trovarli a un prezzo ragionevolissimo, tra i 20 e i 30 euro circa.
Per quanto riguarda invece i notebook con tecnologia antiriflesso integrata, ormai qualsiasi produttore vi darà la possibilità, prima dell’acquisto, di scegliere tra il lucido e l’opaco. Quindi si capisce bene che il prezzo dei portatili con schermo antiriflesso è quello solito dei notebook generici. Pensate bene, però, all’utilizzo che ne farete: l’opaco, a volte, può davvero essere fastidioso.