Quando dovete scegliere un computer, soprattutto se portatile, è sempre una decisione difficile. Se optate per un notebook, è molto probabile che le vostre esigenze siano molto chiare: volete un computer che possa accompagnarvi in giro, ovunque voi siate, che non sia però pesante, ingombrante o troppo macchinoso.
Se questo è il vostro identikit, allora un notebook convertibile è proprio quello che state cercando. Ma di cosa si tratta? Come scegliere il migliore convertibile sulla piazza? Andiamo a scoprirlo insieme.
Notebook convertibile: che cos’è?
Come dicevano sopra, le tipologie di notebook esistenti sono svariate: ci sono gli ultrabook, i netbook, i 2 in 1, i MacBook e infine i convertibili. Per i più curiosi che non conoscono bene questa specifica tipologia di notebook, come suggerisce il nome un portatile convertibile è un notebook che ha la possibilità di convertirsi in una sorta di tablet.
Il display touch screen infatti vi permetterà, ogni qual volta vogliate, di utilizzare lo schermo come un normale smartphone o tablet; qualora non vi servisse la tastiera, potete fare tutto direttamente sullo schermo.
I convertibili, però, non vanno confusi con i notebook 2 in 1: i convertibili sono portatili in tutto e per tutto, mentre i 2 in 1 (spesso definiti “trasformabili”) hanno la caratteristica di poter dividere la tastiera dallo schermo, facendo diventare quest’ultimo un vero e proprio tablet. Prestate quindi attenzione durante l’acquisto: se comprate un notebook convertibile, non potrete dividere lo schermo dalla tastiera.
Passiamo ora a vedere quali caratteristiche hanno questi piccoli e comodissimi notebook.
Lo schermo
Partiamo dalla parte più esterna: il display. Date le piccole dimensioni del notebook in questione, anche quelle dello schermo non possono essere da meno.
La scelta della grandezza dipende ovviamente da voi e le vostre esigenze. Più è grande uno schermo e più potrà aiutarvi in particolare lavori, a scapito però della leggerezza.
A livello di qualità e di risoluzione, non c’è una regola fissa. In base al modello, potrete trovare convertibili con una risoluzione in HD, Full HD o in 4K (la migliore, ma anche la più costosa). Anche qui, dipende da voi: a meno che non dobbiate montare un film col vostro convertibile (e ve lo sconsiglio), andrà benissimo il Full HD.
Componenti tecniche: l’hardware
A livello più tecnico, andando a fondo, per un convertibile, come per altri notebook, bisogna analizzare bene tutte le sue parti più tecniche che compongono l’hardware.
Partiamo col processore. Varia in base al modello (e quindi al prezzo) e potete trovarne di diverse tipologie. Solitamente i convertibili sono computer che garantiscono un ottimo rapporto qualità prezzo a livello di performance e un equilibrio tra il processore e il consumo.
Il vero punto di forza di questi portatili sta proprio nella scelta di processori che non consumano troppo e che quindi non costringono un uso continuativo della ricarica. Insomma, a meno che non acquistiate un convertibile con processore Intel i7, rinomatamente il più potente sul mercato, avrete sempre convertibili che funzionano bene e consumano poco (l’Intel i7 è un processore che, invece, consuma moltissimo).
Come in altri notebook, anche per i convertibili vale la stessa regola: la memoria RAM, fondamentale per far funzionare a dovere il portatile, non dovrebbe mai essere inferiore ai 4 GB. Ricordate che un convertibile non è un netbook, che ha poche pretese ed esigenze. Un convertibile è un vero e proprio portatile, quindi dovrà lavorare come un normale notebook che necessita di una grande RAM.
Per quel che riguarda i sistemi di archiviazione, è molto comune che troviate convertibili che montano il sistema SSD (Solid State Drive). Questi ultimi sono i migliori sul mercato: costano un po’ di più rispetto ai classici HDD, ma in compenso sono più veloci, performanti, silenziosi e resistenti agli urti. Insomma, è la cosa migliore per un computer così leggero e versatile.
La batteria, come accennavamo prima, è ottima. I notebook convertibili hanno un’autonomia che farebbe invidia a qualsiasi altro portatile, ma dipende anche dall’utilizzo che ne fate. In media, diciamo che un convertibile di media fascia ha un’autonomia ottima.
Fasce di prezzo
La parte dolente: parliamo di costi e fasce di prezzo.
Come per ogni altro dispositivo elettronico e informatico, il costo varia a seconda dei modelli, delle caratteristiche e dei materiali.
I modelli di notebook convertibili più semplici si possono trovare entro i 400 euro: sono notebook senza grandi pretese, ottimi per delle mansioni più casalinghe, come la navigazione internet e la lettura mail. Si avvicinano ai netbook e ai tablet di fascia bassa. Solitamente montano una RAM di almeno 4 GB e un processore molto conveniente dal punto di vista dei consumi. Dalla loro parte hanno ovviamente il prezzo molto contenuto, la leggerezza e le piccole dimensioni.
I modelli di media qualità, invece, li troverete tra i 400 e gli 800 euro. Il prezzo si alza, è vero, ma anche la qualità non è da meno. Questi convertibili accontentano tutti: il processore garantisce la possibilità di discreti carichi di lavoro senza sentire fatica, così come la memoria RAM. Insomma questi notebook sono il compromesso perfetto per qualunque utente.
Infine il top di gamma, che supera di gran lunga gli 800 euro. Qui siamo a livelli altissimi e, a meno che non lo utilizziate professionalmente, è sconsigliato l’acquisto di un convertibile di questa fascia. La RAM è decisamente più grande, da 8 a 16 GB, e inoltre vengono spesso venduti con un pennino da utilizzare sul display per un maggior comfort.